VALERY LEDVED
mostra personaleIn data: 14 novembre 2009
Categoria: mostra
Con il Patrocinio di:
Dipartimento della Cultura del Governo di San Pietroburgo
Consolato Generale della Federazione Russa a Genova
Associazione per i Rapporti Internazionali di San Pietroburgo
Università Pedagogica Statale HJerzen di San Pietroburgo
“La sua ammirazione per il colorito e la tecnica degli antichi
molto lo spingeva a fare ricerche in tal senso
e ad architettare teorie e sistemi sull’esecuzione naturale
della pittura sul mestiere.” PAUL VALERY parlando di Edgar Degas.
La produzione pittorica di Valery Ledved, fa parte di quella corrente stilistica che, sulla base di lunghe indagini e di ben radicate capacità tecniche, propone quella che in uno studio sull’impressionista Edgar Degas, Paul Valery definisce come arte sapiente, quasi come se il pittore si trovasse a dover portare a termine non solo un prodotto artistico di grande valore stilistico ma anche e soprattutto il risultato di un processo esecutivo approfondito e ponderato, quasi matematico, nella sua ricerca di perfetto equilibrio formale.
Una pittura che rifiuta scorciatoie, proprio perché, sempre secondo la teoria di Valery, l’investigazione e l’approfondimento generano infiniti ostacoli da superare, i quali, a loro volta, sono proporzionali al peso stilistico del risultato finale, all’intelligenza analitica e alle conoscenze del pittore.
Questa attenta e colta maniera di dipingere dimostra l’esistere di una determinante differenza tra osservare semplicemente un soggetto ed osservarlo pennello e colori alla mano: nel secondo caso, infatti, entra in gioco un’imprescindibile e duratura volontà di analisi, richiesta, appunto, dall’esigenza coscienziosamente autoimposta di utilizzare la pittura come SCOPO ed insieme come MEZZO di espressione del soggetto rappresentato, come strumento massimo d’osservazione, come analisi viscerale della realtà.
Ogni elemento, quindi, costituisce parte fondamentale ed integrante all’interno della composizione: il colore, lo spazio, le luci ed il soggetto ritratto, niente è marginale né vagamente tralasciato, nulla domina sul resto. Tutto è in equilibrio, ogni elemento è studiato con una cura visibile solo dopo un’attenta osservazione. Ma la grandezza di questa maniera di dipingere , sta proprio nel non rendere percepibile lo studio a priori, la certa fatica a monte dell’opera compiuta, tanto da regalare all’osservatore solo il piacere puramente estetico dell’ammirarla.
“Gli ostacoli sono i segni ambigui davanti ai quali gli uni disperano,
gli altri capiscono che c’è qualcosa da capire.”
PAUL VALERY
Nessun commento:
Posta un commento